Niente Natale
(Notte. Centro di una stanza da letto. Luci spente. Si sente ripetutamente bussare alla porta dell’appartamento.)
*(toc toc toc)*
ERMES: “Oddio, chi è a quest’ora? Per la miseria, vivo da solo da due mesi, già cominciano a rompermi le palle a notte fonda?”
(Ermes si alza, va alla porta)
ERMES: “Chi è?”
VOCE: “Sono io Ermes, apri.”
ERMES: “Io chi? non ho lo spioncino, scusa, non so chi sei. Ti conosco?”
VOCE: “Certo che mi conosci, deficente. Apri questa dannata porta.”
ERMES: “Scusa, ma provami che mi conosci, mica posso aprire a uno perchè mi dice che mi conosce.”
VOCE: “Ti chiami Ermes Fugazzoli.”
ERMES: “Bella forza, c’è scritto sul campanello.”
VOCE: “8 mesi fa hai preso il cappello del tuo professore di Statistica, ci hai cagato dentro, e poi hai aspettato che se lo rimettesse.”
ERMES: “Ma questo lo sanno tutti, basta vedere il video su Youtube!”
VOCE: “Tu pisci da seduto.”
ERMES: “…Papà sei tu?”
VOCE: “Apri, Per la miseria!!!!”
(Ermes toglie il chiavistello della porta, la apre di poco e guarda. Di fronte a lui, un signore anziano, corpulento, dalla barba bianca, gli occhialini e vestito completamente di rosso.)
ERMES: “Cofferati???”
BABBO NATALE: “Sono Babbo Natale, testa di cazzo. Fammi entrare, che fa un freddo porco.”
(entra)
ERMES: “…Babbo Natale?…ma scusi…ma co-“
BABBO NATALE: “Dio mio, quanto parli. Posso sedermi?”
(si siede)
ERMES: Beh…si è seduto. Mi scusi…ma perchè…no aspetti, io a Babbo Natale neanche ci credo.”
BABBO NATALE: “E zitto, Cristo. Ti sembra educazione dire ad un tuo ospite che non credi che lui esista? Sei sempre un coglione.”
ERMES: “…Intanto la ringrazio per le belle parole. Beh, se lei esiste…perchè è qui, a quest’ora?”
BABBO NATALE: “Quante domande che fai…non mi offri niente?”
ERMES: “Non ho niente, mi sono appena trasferito qui, scusi ma che cosa vuole?”
BABBO NATALE: “Che ne so, un the. Qualcosa di caldo. Sono tutto indolenzito, il viaggio per arrivare qui è stato lungo.”
ERMES: “Mi spiace ma….come il viaggio è stato lungo? Lei non viaggia su una slitta con delle renne?”
BABBO NATALE: “Quanto sei ingenuo, è il 10 Dicembre, non sono in servizio.”
ERMES: “E allora, come è arrivato qui?”
BABBO NATALE: “Col 62.”
ERMES: “Forte.”
BABBO NATALE: “Beh ma veniamo alla mia visita. Sai perchè sono qui?”
ERMES: “Non so un cazzo, signor Babbo.”
BABBO NATALE: “Ermes, io sono venuto qua per dirti che questo Natale, tu non avrai nessun regalo.”
ERMES: “Come no?”
BABBO NATALE: “Mi spiace, ma quest’anno ti è andata male…”
ERMES: “Ma che vuol dire che mi è andata male? Tu sei qui, fammelo no?”
BABBO NATALE: “Ma è il 10, mica posso fartelo oggi.”
ERMES: “Intendo a Natale, vecchio rincoglionito!”
BABBO NATALE: “Ehi, piano con le parole ragazzino che caga nei cappelli. Ti ho detto di no.”
ERMES: “Si, ma perchè non dovrei ricevere nessun regalo?”
BABBO NATALE: “Perchè non credi nel Natale. Non ci hai mai creduto. Non fai il presepe, non addobbi l’albero, non ti impegni nel fare i regali ai tuoi cari. In pratica, te ne fotti.”
ERMES: “Ma me ne sono sempre fottuto, ma ho sempre ricevuto regali.”
BABBO NATALE: “Si, ma era sempre tua mamma che te li faceva. Quest’anno vivi da solo, ed io non te lo farò di certo. Mi spiace Ermes…ma è così…ora purtroppo devo andare.”
ERMES: “No aspetta, non puoi andartene. Io voglio riceverlo un regalo. Che Natale sarebbe altrimenti? Cosa posso fare? Ti devo dimostrare che ci credo? beh allora: Evviva il Natale!! Jingle Bells!!! Buon compleanno Gesù Bambino!!!! Adoro la neve spray. Basta?”
BABBO NATALE: “Ermes….sei sempre stato un bravo ragazzo…ma non hai mai saputo fingere entusiasmo. Se tu non avessi fatto questa sceneggiata, io me ne sarei andato, e forse tu avresti riflettuto sul vero significato del Natale. Che non è uno schifoso regalo, ma è la vicinanza con le persone care. E tutte quelle cose che si sentono di solito nelle pubblicità della Coca-Cola. Invece hai perso la tua occasione. Quindi invece di un finale riflessivo, me ne andrò sbattendo la porta. E tu rimarrai qui e te ne andrai semplicemente a dormire. Ti sta bene? Rispondi Ermes, ti sta bene così?”
ERMES: “…”
BABBO NATALE: “Ho capito….buonanotte Ermes, e buon Natale. Per quello che vale.”
ERMES: “Buona notte, Babbo Natale. E grazie.”
(Babbo Natale esce, raddrizzando un quadro storto attaccato alla parete e sbattendo la porta. Ermes beve un bicchiere d’acqua, si sdraia sul letto e spegne la luce.)
10 dicembre 2013 a 14:15
Uffa, mo ci credo di nuovo!
10 dicembre 2013 a 14:18
Occhio, che stanotte ti citofona…
10 dicembre 2013 a 16:40
Beh, che dire… non so, l’unica cosa che mi viene in mente è: viva la fica, ma credo non c’entri niente. E allora basta. Ciao.
10 dicembre 2013 a 19:13
Apprezzo questi commenti…più che altro perché mi fanno sentire apprezzato.
10 dicembre 2013 a 19:33
Dai, allora me lo leggo e poi scrivo un altro commento. Meglio?
10 dicembre 2013 a 19:36
Mah, solo se non ti è di troppo disturbo.
Non vorrei chiedere troppo.
10 dicembre 2013 a 19:44
Letto. Ora posso scrivere un commento come si deve. Spero ti soddisfi.
10 dicembre 2013 a 20:53
Se era questo…meh…